Kick no oni

Kick no oni: il demone della kick boxing

La kick boxing, nome con cui è famosa in Giappone la boxe thailandese, è al centro di un cartone sulle gesta del lottatore Tadashi Sawamura

La serie “Kick no oni” racconta la vita di Tadashi Sawamura, un ex campione di karate diventato famoso in Giappone alla fine degli anni ‘60 come lottatore di boxe thailandese o muay thai. È stata realizzata dalla Toei Animation e trasmessa in Giappone sulla rete TBS a partire dal 2 ottobre 1970, per un totale di 26 episodi.

L’anime può essere diviso in due parti. La prima, più breve, mostra il tentativo di convincere Sawamura, da parte del suo impresario Noguchi, del fatto che la muay thai sia una tecnica di combattimento migliore del karate, mentre nella seconda vengono raccontati la preparazione e i combattimenti di Sawamura come lottatore di kick boxing. È questo, infatti, il nome scelto da Noguchi per divulgare e rendere popolare la muay thai in Giappone. Tutta la serie è raccontata in flash-back. Solo i primi momenti dell’episodio iniziale e gli ultimi di quello finale sono ambientati nel presente.

Noguchi è un promotore di incontri di pugilato. Trovandosi in Thailandia per organizzare un incontro, si innamora di un tipo di combattimento tradizionale in quella nazione: la muay thai. Entusiasta, decide di provare a renderla popolare in Giappone. Noguchi pensa che Sawamura, lottatore di karate, abbia le caratteristiche necessarie per diventare un grande campione di muay thai e darle quindi popolarità. Sawamura, convinto della superiorità del karate, accetta l’invito di Noguchi a lottare contro un pugile thailandese. La sfida viene vinta da Sawamura, ma Noguchi gli fa presente di non aver affrontato il miglior lottatore thailandese in circolazione e che solo questo è il motivo della sua vittoria. Irritato, Sawamura sfida Noguchi a portargli un lottatore di prima categoria. Se anche questo verrà sconfitto, Noguchi smetterà di infastidirlo.

Il lottatore scelto da Noguchi è Soman Arikton Sleep. Il combattimento è feroce e Sawamura viene messo al tappeto diciassette volte, finché non viene sconfitto. Portato in ospedale, Sawamura riceve la visita degli amici e di Noguchi, che gli spiega il suo sogno. Sawamura ammette di essere stato arrogante e riconosce la superiorità della boxe thailandese. Così chiede a Noguchi di insegnargli a lottare.

Sawamura inizia un periodo di intenso allenamento. Isolato tra le montagne di Atsugataki, ricorda gli insegnamenti del nonno, come se il vecchio gli stesse parlando di persona (questo accade durante tutta la serie). Sawamura ritorna cambiato, più maturo. L’allenamento però continua, perché Samuwara vuole imparare tutti i trucchi della nuova arte marziale. E come lui tanti lottatori incuriositi da questo nuovo stile di combattimento. Ai lottatori tailandesi, tuttavia, non piace l’idea che i giapponesi si impossessino della loro arte marziale e perciò sfidano Sawamura ad un combattimento, che ovviamente Noguchi acquista. Per prepararlo all’incontro, Noguchi trova un nuovo allenatore per Sawamura, Endo, che da subito si dimostra estremamente severo, imponendo allenamenti molto duri al nostro eroe.

Intanto Noguchi cerca di trovare qualche sponsor che possa finanziare l’incontro. Molti rifiutano, poiché nessuno vuole rischiare in prima persona per uno sport sconosciuto e mai apparso in televisione. Allora Noguchi si mette alla ricerca di un’emittente disposta a trasmettere l’incontro, ma le risposte continuano ad essere negative, almeno finché non conosce Ibuki, un funzionario della televisione TBS. Questi si entusiasma così tanto dell’insistenza di Noguchi che accetta di assistere agli allenamenti. Impressionato, Ibuki riesce a portare tutta la direzione sportiva dell’emittente ad assistere ad un incontro dimostrativo, dal quale restano tutti molto colpiti. Tuttavia c’è riluttanza nel trasmettere un combattimento tra Sawamura e un lottatore comune, per il rischio che il confronto sia impari e poco interessante per gli spettatori. Sentendo ciò, Noguchi propone di organizzare la rivincita tra Sawamura e Soman, il lottatore che lo ha mandato al tappeto per diciassette volte, riuscendo così a trovare l’accordo per la trasmissione dell’incontro.

Il problema successivo è trovare un luogo per la sfida. La gente non vuole affittare la propria palestra a Noguchi, non conoscendo il tipo di lotta e temendo che il posto rimanga vuoto. Un “vecchio”, che si vanta di essere “il più cocciuto”, inizialmente restio, vedendo Sawamura usare la sua tecnica per difendere un ragazzo assalito dai teppisti, rimane colpito e decide di aiutare i due, intercedendo in modo che possano ottenere una palestra, la Shinjuko.

Quando sembra tutto pronto, arriva un imprevisto. A Noguchi viene recapitato un telegramma dell’impresario di Soman. Questi lo informa che il suo lottatore si è ritirato dopo aver perso un combattimento al primo assalto, da un certo Suiton. La soluzione sarebbe sfidare Suiton, che però è uno sconosciuto, al contrario di Soman. Per richiamare l’attenzione del pubblico, Noguchi suggerisce che sia messo in palio il titolo di “Campione d’Oriente”.

Arriva il giorno dell’incontro. Il combattimento è molto difficile, Sawamura soffre molto e la sconfitta sembra inevitabile. Ma Noguchi si rifiuta di gettare la spugna, convinto che Sawamura vincerà. Ed è quello che accade quando il lottatore assesta un colpo deciso contro Suiton. Tutti celebrano la vittoria con grande entusiasmo.

Il combattimento successivo, benché vinto facilmente, dà indicazioni sul fatto che Sawamura dovrebbe sviluppare una tecnica definitiva, un colpo decisivo. Il quale fa la sua comparsa durante gli allenamenti: il “salto nel vuoto con ginocchiata”. Il colpo viene usato per la prima volta contro Pogoton, “l’invincibile uomo di ferro”, nel primo incontro per la difesa del titolo, al quale seguono una lunga serie di combattimenti.

I tailandesi intanto fremono per riprendersi subito il titolo, diffondendo la voce che gli avversari di Sawamura siano tutti di categoria inferiore per facilitare le sue vittorie e insinuando l’idea che i combattimenti siano combinati. Queste voci sono anche la causa per cui la kick boxing non riesce ad ottenere un suo programma in tv. Noguchi perciò decide di organizzare un combattimento proprio in Thailandia, per provare il valore di Sawamura. Lì affronterà Ponshai Geriakan, noto come “lucertola di fuoco”, il principale lottatore della nazione.

L’incontro avviene e risulta appassionante e di grande impatto emotivo, finendo drammaticamente in parità. Tuttavia, per questo combattimento così emozionante e all’ultimo sangue, tutti si convincono della forza di Sawamura, che inizia anche ad essere riconosciuto come un grande campione di boxe thailandese. E così come voleva Noguchi, la kick boxing ottiene un programma regolare sulla TBS.

Ponshai decide di sfidare nuovamente Sawamura, stavolta in Giappone. Sawamura non sta bene fisicamente, ha una contusione alla coscia, ma non rifiuta la sfida. Di nuovo il combattimento è duro ed estenuante. Sawamura è nuovamente sul punto di perdere, ma riesce a realizzare il suo “salto nel vuoto”, che mette al tappeto l’avversario, consacrandosi così come il miglior lottatore del mondo.

Tra i personaggi comprimari della serie troviamo Yoko, proprietaria di un negozio di fiori e fidanzata di Sawamura, e la piccola Etsuko, nipote di Noguchi. Una particolarità di questo cartone è che fu uno dei maggiori successi televisivi in Brasile durante gli anni ‘70.

Titolo originale: Kick no oni
Traduzione titolo: Il demone della kick boxing
Casa di produzione : Toei Animation
Nazione: Giappone
Anno di produzione: 1970
Numero episodi: 26

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